A 9 anni sono salito per la prima volta su un cavallo. Da quel momento ho cominciato a mettermi alla prova, superare ostacoli e darmi obiettivi, non solo nello sport, ma anche nella vita.

Le mie origini
Sono nato a Siracusa nel 1974. All’età di 9 anni, i miei genitori mi hanno iscritto al mio primo corso di equitazione. In quell’occasione sono salito per la prima volta su un cavallo, ed è immediatamente nata la mia più grande passione, che ancora oggi porto con me. Ma l’equitazione non è stata solo una passione: è stata soprattutto una scuola di vita.
Da ragazzo, non trovavo soltanto divertimento nell’andare a cavallo, ma avevo anche la possibilità di stare insieme ai miei compagni, mettermi alla prova, darmi degli obiettivi e allenarmi duramente per raggiungerli.
Crescere in maneggio, infatti, ha fatto sì che i valori sportivi diventassero parte integrante di me: l’impegno, la collaborazione, l’ascolto, l’ambizione e il fair play mi guidano ancora oggi. Nel 1992 mi sono diplomato al liceo scientifico, e subito dopo ho deciso di partire per una nuova avventura.
La carriera nell'esercito italiano
A 19 anni ho fatto le valigie e sono partito per l’Accademia Militare di Modena. Volevo mettere le mie competenze e la mia determinazione al servizio di qualcosa di più grande: la collettività, la patria. Non potevo immaginarlo, ma stavo per iniziare una delle avventure più significative della mia vita.
Quello nell’esercito italiano, infatti, è stato un percorso lungo e impegnativo, che mi ha profondamente formato: mi ha insegnato cosa sono veramente il senso del dovere, la disciplina, la disponibilità a proteggere e ad aiutare i più deboli.
Inoltre, durante il percorso di formazione militare, ho anche avuto la possibilità di coltivare la mia passione per l’equitazione, che mi ha portato a servire in diversi reggimenti secolari: prima il Nizza Cavalleria, poi il Lancieri d’Aosta, il Savoia Cavalleria, il Reggimento Artiglieria a Cavallo Voloire e infine il Genova Cavalleria.
Dopo l’esperienza nell’esercito, in istituzioni così antiche e importanti per la storia del nostro Paese, ho deciso di continuare a mettermi al servizio della collettività, ma in modo diverso.


Nel mondo dello sport e della promozione sociale
Consapevole del potere educativo e curativo dello sport, il mio desiderio più grande era, ed è tuttora, quello di trasmettere la mia passione per migliorare la vita delle persone, nonché la società in generale, tramite la sua diffusione.
Per questo ho scelto di dedicare le mie risorse al mondo dello sport e della promozione sociale, prima fondando SEF Italia, un ente di promozione sportiva dedicato in particolare agli sport equestri, e poi nel ruolo di presidente del Centro Nazionale Sportivo Libertas. Anche grazie a questo impegno, ho avuto l'onore di ricevere la stella d'argento al merito sportivo dal presidente del Coni, Giovanni Malagò.
Sono convinto che in questo periodo storico, così complesso soprattutto per le giovani generazioni, il mondo dello sport possa avere un ruolo fondamentale per tenere insieme la società. Unendo le forze e collaborando tra enti e associazioni sportive, possiamo infatti tornare a garantire il diritto allo sport e trasferire un beneficio reale alle persone.